Jasminum Officinale
nomi sanscriti: Jāti, Jātikā, Mallika
Il Gelsomino è un piccolo arbusto rampicante, dalle foglie verde scuro e i fiori bianchi, originario di diversi paesi asiatici tra i quali India, Pakistan, Afghanistan, Nepal, Cina occidentale.
Cresce spontaneamente nei paesi arabi e nelle zone calde dell’Asia, ma viene coltivato in tutto il mondo in zone calde e temperate.
Ne esistono circa 200 specie anche se le più note sono il Jasminum Officinale, il Jasminum Grandifolium e il Jasminum Sambac.
I costituenti chimici principali sono: alcaloidi, coumarine, flavonoidi, tannini, terpenoidi, glicosidi, emodine, leucoantiociani, steroidi, antocianine, phlobatinine, olio essenziale e saponine
Ha numerose proprietà fitoterapiche, tra le quali quella eudermica.
Come ingrediente cosmetico svolge un’azione antiossidante, essendo ricco di antiossidanti naturali come fenoli, flavonoidi e tannini.
Ha anche una spiccata azione antimicrobica, che lo rende ideale nei prodotti cosmetici per la pelle.
In Āyurveda si utilizzano i fiori, le foglie, le radici e l’olio essenziale per molti disturbi. Per uso topico è consigliato in caso di varie problematiche della pelle, infatti è una pianta kuṣṭhaghna, ossia benefica per le malattie della pelle.
Curiosità
- È il fiore nazionale del Pakistan.
- Il profumo del fiore di Gelsomino è rinomato, tanto che in sanscrito il Gelsomino si chiama anche “Hṛdaya gandha” ossia “fragranza che compiace il cuore”.
- Kāmadeva, il dio dell’Amore, possiede cinque frecce che scocca dal suo arco di canna. Ogni freccia è decorata da un fiore profumato. Uno dei cinque fiori è il fiore di Gelsomino, gli altri sono i fiori di Loto (Nelumbo nucifera), di Loto Blu (Nimphaea stellata), e degli alberi di Aśoka (Saraca asoca) e di Mango.
- I fiori di Gelsomino sono cari a Viṣnu e Śiva.
- Insieme ad Amla (Dhātri) e a Tulasī (Tulsi), il Gelsomino è protagonista di un particolare mito legato alla figura di Viṣnu.
Āyurveda
Rasa (sapore): amaro (tikta), astringente (kaṣāya);
Vīrya (natura/potenza): uṣṇa (calda/riscaldante);
Vipāka (effetto post digestivo): piccante (kaṭu);
Guṇa (qualità): laghu (leggero), snigdha (untuoso), mṛdu(morbido).
Doṣa (effetto sui dosha/umori): Tridoṣahara/Tridoṣagni (bilancia i tre dosha), ma aumenta Vāta se in eccesso.
Filiera
- origine Francia